martedì 22 settembre 2015

La nuova miss 2015: Alice Sabatini

Finalmente c’è una persona che dice stupidaggini che fanno parlare di se.
In un concorso che ormai non guarda più nessuno, lo trasmetteva La7 invece che la Rai, ecco ciò che non ti aspetti in un programma di bellezza: una dichiarazione talmente stupida da essere inaspettata.
Già, perché da una miss Italia ti aspetti niente di più che una dichiarazione sciocca e di circostanza simile a quella di un calciatore intervistato a domenica sprint: -vorrei la pace del mondo così che non ci sia più la guerra che porta dolore a donne e bambini-.
Invece questa ragazza è riuscita ad andare oltre facendomi domandare: lo è o ci fa?
Avere oggi un’istruzione non vuol dire sinonimo di conoscenza e di sapienza, anzi; il grande fratello (dopo lunghe selezioni) ha spesso dimostrato che i laureati non sono proprio acculturati… però ha anche dimostrato che una gaffe spesso vale più di una risposta corretta.
Quanti tormentoni ha sottolineato la Gialappas facendo di uno sconosciuto un mito.

lunedì 7 settembre 2015

Maial Collage 2

Ho visto Maial Collage 2 e ne sono rimasto alquanto deluso, non che mi aspettassi molto ma confesso: pensavo molto meglio costruito.
Un film che cerca di dare un seguito ad una pellicola discreta, nel suo genere, passando da uno dei comprimari della passata pellicola.
Nonostante Kal Penn non reciti male la sua parte questo seguito non ha lo stesso mordente e lo stesso spessore.
La trama fa troppo il filo alla rivincita dei Nerd (vedi gara fra confraternite e lotta per conquistarsi la bella della confraternita “figa”) e l’attimo fuggente (prof. anticonformista che fa buttare i libri dalla finestra) e il protagonista in bilico fra prof e studente non entusiasma chi si aspettava qualcosa più di genere.
Protagonista femminile “casta” e poco “arrapante”, sembra che abbia una scopa nel culo; il cast di contorno messo poco in luce; dispetti al cattivo di turno troppo casti.

domenica 31 maggio 2015

Ritorno al Palahit

Ogni tanto chiudono il Palahit.
È una cosa che succede di rado ma capita.
Capita perché bisogna fare il campo, mettere il segnapunti, perché nessuno può andarlo ad aprire, perché è agosto…
Una volta è capitatoche la chiusura è avvenuta perché Violetto, il super mega bomber, ha rotto un panello.
Un caso fortuito di gioco causato soprattutto per la fatiscenza dell’impianto.
Questa situazione fu accolta con entusiasmo e portata in pompa magna in quanto un gesto atletico senza pari.
Quando, in un’azione di gioco, a Spagnolini gli capitò di rompere la porta di sicurezza fu razziato per la troppa esuberanza nel gioco.
Ma è normale il doppio peso nell’hit ball perché Violetto è il super bomber mentre Paolo è il presidente dell’associazione che ha detto no all’obbligo di acquisto del materiale della ditta dell’ex presidente federale per tutte le associazioni affiliate alla FIHB.
Naturalmente queste sono solo mie personalissime conclusioni e nulla più che poco, nulla hanno a che fare con la verità e che non centrano con questo fotoromanzo che parla della pizza surgelata che si vendeva al palahit .
Un pasto legato alla fame chimica pre o post partita.
Un momento aggregativo scomparso dopo una riapertura perché… solo il nano del bar lo sa.

domenica 24 maggio 2015

I due figli di Ringo

Su Asti si potrebbero raccontare di storie.
Nel sintetico ne racconto due.
La prima è legata al PalaNatta e riprende l’affermazione fatta nel post precedente del ex presidente faraone e dell’omologazione dell’impianto.
Non essendoci una democrazia, ma bensì una monarchia finta costituzionale le investiture dovevano avere l’avvallo del presidente.
Così anche per il palanatta ci volle il suo ius primae noctis.
Così l’ex presidente, ed inventore del gioco, scese ad asti un giorno per porgere la sua mano e dire alla palestra astigiana: -alzati e cammina nel mondo dell’hit ball-
Purtroppo mancavano le chiavi per entrare in palestra così le misure furono prese dall’esterno dal passo del presidente.
Un po’ come facevano nell’antico egizio per delineare i confini delle proprietà.
Un addetto veniva con un’asta che rappresentava il passo del faraone e così si delimitavano i confini.
La seconda storia riguarda la diffida astigiana.
Mi sono accorto che raccontarla ora diventa una storia troppo lunga.
Perciò la rimando ad un’altra volta.
Tanto c’è l’occasione.
Basta sapere che Asti è stata richiamata all’ordine, con diffida, in passato perché io ho giocato senza protezioni in un filmato che ho fatto al mare.

domenica 17 maggio 2015

Via con la presidenza... Hasta Pompea

È iniziata la presidenza… come primo atto c’è la visita ad Asti.
Asti è stata per molto tempo l’unica realtà al di fuori della provincia di Torino che militava nei campionati FIHB… quelli “italiani” tanto per intenderci.
Dopo anni di sole trasferte a palahit a Torino, tutto per scelte organizzative unilaterali federali, ecco finalmente che l’hit ball si sprovincialisma entrando in una provincia.
Un passo storico non ben accolto dagli hitter torinesi che vedono questa unica trasferta come un penso “organizzativo” insuperabile. 
Infondo è una perdita di tempo.
Poi a pesare il passaggio dal gioco all’interno del palahit alla palestra.
Una situazione che non garba ai più che la trovano troppo scivolosa nonostante sia stata omologata col passo dell'ex presidente faraone.
Ecco quindi un simbolico passo in avanti verso le realtà italiane da chi, come presidente della sua associazione, aveva criticato apertamente e più di tutti il Palanatta.

domenica 10 maggio 2015

Il buono, il brutto, il trombato

Il titolo che ho scelto può ricordare tranquillamente o il classico film di Leone (il buono, il brutto o il cattivo) oppure il titolo di un film porno anni '80/'90, di quelli con la trama e, perchè no, diretti dal grande Joe D'amato.
Naturalmente, essendo un film western, l'accostamento è con la prima assonanza ma mai dire mai nelle elezioni... 
Ecco ci allo spoglio dei voti.
I giochi son fatti il seggio (di cui facevo parte) si è messo a contare i voti.
Tre candidati per un solo vincitore.
Chi vincerà fra il buono, il brutto e il cattivo?
Ma chi era fra i tre il buono, il brutto e il cattivo?

domenica 3 maggio 2015

19.45 di voto

Non poteva mancare il giorno delle elezioni.
Attesa con ansia e, perché no, con speranza.
Per la prima volta nulla era scritto, o almeno così credo io.
Naturalmente l’ironia non poteva essere dedicata all’ultimo discorso dell’ex presidente federale che, a dire il vero, fu il meno logorroico che ho sentito.

domenica 26 aprile 2015

Per un pugno di voti (2° tempo)

Queste prime due vignette sono legate al caso “Bencivenga”.
Durante la campagna elettorale il buon Domenico, candidato, osò osare e, vista la situazione drammatica del palahit (in chiusura e con l’acqua calda) chiamò i giornali per denunciare la situazione.
Una atto che non piacque molto alla vecchia dirigenza che, a detta loro, parlava in privato con le istituzioni.
Il buon Domenico fu richiamato, “condannato” moralmente nel discorso di saluto dell’ex presidente nel giorno delle elezioni, e tutto quanto promesso e vantato dalla vecchia presidenza si ridusse ad un nulla di fatto.
Ed a pensare che l’iniziativa in solitaria del buon Domenico fu apprezzata da tutti quando portò l’hit ball ad avere un posticino nel museo dello sport a Torino… che da pochi giorni ha chiuso.

domenica 19 aprile 2015

Per un pugno di voti (1° tempo)

Chiuso con un trittico ecco un altro trittico… più o meno.
È il momento di elezioni federali, le prime con più di un candidato.
Un momento di democrazia naturalmente fatto non nella prassi giusta… ma la democrazia è solo una questione personale.
Ed ecco il tutto rappresentato da un western, con fotogrammi presi quasi tutti dai film di Sergio Leone, maestro del genere.
Chi meglio di questo genere può rappresentare un po’ la situazione della FIHB.
La legge senza legge.
Il regolamento di conti.
La tensione di una sparatoria…

domenica 12 aprile 2015

Il grande Diabolicus

In questo terzo ed ultimo fotoromanzo della serie con Totò come protagonista non poteva mancare il carattere vittimista della FIHB e del suo ex presidente.
Dopo una serie di non considerazioni, dovuti dalla poca forza federale, ecco il concetto “non mi caghi? Sei cattivo”.
Peccato che in una federazione piccola, non capace di parlare coi media di se stessa; che non ha nemmeno la forza di uscire da palahit nonostante si senta “professionista dello sport”, questo menefreghismo sia normale.
Non sempre quel che si crede dovuto lo è.
Ed ecco quindi il grande gesto di dimissioni per smuovere le coscienze e nascondere qualche magagna.
In fondo la sede di via Sansovino è andata, l'acqua fredda mai più sarà calda e di candidati forti non cene sono.
E' meglio alcune volte cambiare per far capire all'Utenza che la gestione vecchia in fondo non era malaccio. 

domenica 5 aprile 2015

La banda degli onesti

La seconda vignetta prende ironizza sull’onestà, e non poteva non essere che la banda degli onesti.
Il CONI ha cambiato i suoi criteri di accettazione e il presidente della FIHB si è sempre lamentato di questo perché, secondo lui, era ingiusto che i criteri cambiassero durante il momento del salto.
Un discorso calzante e giusto per chi sta per saltare.
La FIHB all’epoca dei fatti aveva solo una squadra al di fuori della provincia di Torino, ad Asti.
Un po’ poco per uno sport che dovrebbe, a detta del CONI, essere nazionale per il riconoscimento.
Ma per Gigi questa è un’ingiustizia.
In fondo la Pallapugno e il tamburello ci sono.
Peccato che hanno molti più anni del Hit Ball (a malapena ventenne) ed una storia raccontata da scrittori di fama internazionale.

domenica 29 marzo 2015

Gigi, Silvio e il CONI

Io gioco ad hit ball. uno sport non riconosciuto dal coni; wikipedia ha cancellato la pagina; uno sport ancora troppo radicato a Torino.
Da un paio è cambiata la dirigenza e mentre ciò succedeva ho fatto nascere questa serie di fotoromanzi dove prendo scene di film e le adatto alla situazione attuale dell’hit ball.
Questa prima serie è di 3 fotoromanzi e vede Totò come protagonista.
Il tema è l’inizio della fine della vecchia dirigenza.
Una fine legata alla chiusura del Palahit, sede della FIHB.
In questa vignetta la rappresentazione ironica della lettera che l'ex presidente della FIHB Luigi Gigante scrisse al Coni.
Non poteva non essere prarafrasata la lettera del film di: Totò Peppino e la malafemmina. 

lunedì 23 marzo 2015

Tu chiamale se vuoi ... emozioni

Mercoledì sera scorso, tarda serata, nel programma musicale Emozioni su rai due si è parlato delle hit 2000.
Fra la le varie canzoni che conquistarono quegli anni ci fu anche Down Down Down delle Lollipop.
Il gruppo Lollipop fu uno dei primi risultati del genere talent show che la tv italiana tirò fuori.
5 ragazze uscite da vari casting e scelte da un programma “Popstar”, messe insieme per formare la prima girl band del bel paese sulla scia delle Spice Girl che fecero scalpore, e tanti dindini, nella musica mondiale.
Un’idea non nuova, ma innovativa in quanto prima fatta con conoscenza, che ebbe le sue radici con la boy band Ragazzi Italiani, lanciata dal programma uomini e donne di Maria De Filippi.
La tv che detta la musica e che negli anni è stata l’unica a influenzare il panorama editoriale musicale italiano grazie a programmi come x-factor o amici.

sabato 14 marzo 2015

Basta Fazio!

Fazio per piacere smettila col tuo perbenismo esagerato.
Non si può fare un take show dove l’intervistatore fa domande scontate e prive di scorza.
Dove non risolvi quesiti ma crei area fritta.
Anche Madonna te l’ha detto.
Hai anche rischiato di farla diventare una alcolizzata durante la tua trasmissione.
Poteva essere divertente la scena dove gli offrivi da bere ma così mieloso…
E poi evita di fare il “brillante” quando non lo devi fare.
Hai sparato la genialata in risposta a Madonna ma dopo una inquadratura l’hai subito rimangiata facendo una figura barbina.
Se poi non sai guidare una Ferrari evita di salirci.
Si può fare spettacolo anche con le cinquecento.

venerdì 13 marzo 2015

Dreed – la legge sono io

Ieri per la seconda volta (almeno lo è per me) nel 2015 hanno dato su Italia 2 il film Dreed – la legge sono io con Silvester Stallone.
Un film fantascientifico tratto dal un fumetto (giudice Dreed) che non conosco.
Vedendo il film si intuisce che l’idea di fondo del fumetto non è male: un gruppo di giustizieri statali che comandano incondizionatamente e “sopra la legge” (perché solo la legge) in una mega città simile New York, grandissima e con milioni di abitanti.
Il film non è altro che la classica pellicola tagliata apposta su Slay che assomiglia a Domolition man (che spesso confondo).
Un film godibile che però non ha quel qualcosa in più che da scorza al personaggio.
In fondo è facile superare il limite fra giusto e sbagliato quando ci si crede nel giusto… ma quando si è sempre nel giusto ecco che sparisce questo limite ed ecco la follia della normalità.
Invece in questo film non c’è.
Si parla della clonazione umana che non è giusta.
Si parla di qualche errore giudiziario.

lunedì 9 marzo 2015

L’incredibile ondata - Conan, il ragazzo del futuro

Ci sono libri che mai leggerò, che non scoprirò. ma che però mi hanno influenzato nella vita quotidiana.
In questi giorni ne ho riletto uno, l’incredibile ondata di Alexander Key.
È un libro per ragazzi che ho conosciuto per caso, un po’come capita con certi parenti di primo grado che non vedi da decenni per traversie varie della vita; che però facendo parte della “famiglia” sono da sempre di casa.
Questo libro era da sempre di casa in me in quanto grazie a quel giapponese che ha conquistato il mondo coi suoi cartoni, Hayao Miyazaki, lo conoscevo sin dall’infanzia.
Questa opera letteraria è stata la base non di un manga ma bensì di un cartone animato noto in Italia col nome Conan, il ragazzo del futuro che negli anni '80 sbarco sulle reti private insieme ad altri popolari eroi giapponesi.
Un cartone animato diverso dagli altri. Innanzitutto perché è molto corto con solo 26 episodi.

venerdì 6 marzo 2015

Roberto Baggio

Su Rai 3, a sfide, hanno fatto vedere un po’ di Roberto Baggio.
Sono stato fortunato ad aver visto, vissuto uno degli ultimi più grandi campioni del calcio italiano.
Non mi potrò mai scordare il suo gol con la Cecoslovacchia ai mondiali di Italia ’90.
Un mondiale che avevo tutto registrato in videocassetta.
Ciao era la mascotte; Pizzul la voce ufficiale e Gianna Nannini ed Edoardo Bennato la colonna sonora con le loro Notti Magihe.
La Gelappas aveva inventato la telecronaca simpatica che spesso prendeva il posto del più classico Bruno.
C’erano nazioni che oggi non ci sono più come la Jugoslavia e la Cecoslovacchia e quanti campioni stranieri nelle nazionali straniere: Maradona, Mattheus, Savicevic, Van Basten, Gullit, Dezzotti, Balbo, Caniggia, Stromberg, Muller…
E quanti altri campioni in campo come Valderrama, Higuita, Taffarel, Milla, Bebeto, Romario, Boban, Butraguenio, Scifo, Gascogne, Linaker…  

mercoledì 4 marzo 2015

Mery per sempre

Non so come mai succede ma esistono in Italia film che non vengono trasmessi in tv nonostante siano di “recente” produzione.
Mery per sempre è uno di questi.
Un film del ’89 di carattere sociale e drammatico che parla della storia di alcuni ragazzi di vita palermitani rinchiusi nel carcere minorile del Malaspina.
Una pellicola parlucchiata in dialetto siciliano, ma comprensibilissima, con protagonisti Michele Placido e Claudio Amendola… quest’utimo non proprio siciliano doc.
Interpretato da attori di strada, questo prodotto è spesso identificato  come l’inizio del nuovo realismo italiano.
Un’ opera cinematografica bella e intensa che parla di una realtà scottante quale quella palermitana dove lo Stato è in pratica assente e ognuno fa quello che può.
Un film che parla di mafia senza addentrarsi nello specifico in quanto nessuno dei ragazzi coinvolti è espressamente mafioso.
Solo uno si può dire che lo è in quanto vendica la morte del padre, aguato mafioso, uccidendo i killer.

domenica 1 marzo 2015

Farfallon & Ku Fu? Dalla Sicilia con furore

Quando ero piccolo i film di Franco e Ciccio erano dei “filmoni”.
Non me ne perdevo uno quanto la tv li trasmetteva.
Quante risate dietro a quelle facce e dietro a quei improvvisati duetti che solo loro erano in grado di fare.
Alcuni, ancora mi piacciono, penso al loro Don Chisciotte che è veramente bello e poetico che non mi stancherei mai di vederlo; altri, invece, mi lasciano un po’ più con l’amaro in bocca.
Ad esempio Farfallon l’ho trovato molto sperimentale.
Una parodia bella, fuori dalle righe che non prende in giro il film ma bensì lo interpreta nuovamente con un tono surrealista.
Un film pesante, tutto sommato da vedere, soprattutto per chi è abituato a gustarsi le loro parodie western, ma che va visto se si studia il cinema.
È qualcosa che il cinema non è abituato a produrre e quando lo fa sembra che sia per uno scherzo del fato.
Un po’ una burla.
La loro separazione artistica comunque ha “impoverito” le loro capacità comunicative.

sabato 28 febbraio 2015

Batman & Batman il ritorno

Ci risiamo… ricomincia per l’ennesima volta la camminata della serie dei film di Batman il sabato pomeriggio su Italia 1.
Dopo il primo Batman di Tim Burton ecco Batman il ritorno sempre dello stesso regista.
Mi ricordo che il primo film dell’uomo pipistrello fu un vero evento commerciale e sociologico.
Tanto gadget ritraesti il protagonista di questa pellicola.
Diversi ragazzi della mia età si federo fare dal barbiere il simbolo sulla nuca.
Solo il codino ebbe un’incisività maggiore nella acconciatura dei maschietti della mia generazione.
Il merito fu di una regia particolare; di una scenografia fra il gotico e il dark; e di un grandissimo Jack Nicolson nei panni del Joker.
Inoltre la sex simbol Kim Basinger come donna del film ha turbato non poco le notti di noi maschietti, merito anche dei suoi trascorsi in 9 settimane e mezzo.

venerdì 27 febbraio 2015

La mossa del pinguino

Bravo Claudio! Il tuo debutto dietro alla macchina da presa non è stato male.
“La mossa del pinguino” mi è piaciuto.
Un film che si fa alla classica commedia all’italiana, con attori bravi ed una trama semplice e godibile.
Una storia sportiva che rischiava di far cadere il film visto che lo sport praticato è semi sconosciuto: il curling, una sorta di boccia sul ghiaccio.
Nonostante ciò il film riesce a raccontarlo con ironia limitandolo ma non soffocandolo.
Da praticante di sport sconosciuti, hit ball e tchoukball, in diversi tratti mi sono riconosciuto in questo racconto.
Il fatto di praticare una disciplina poco nota porta tutti a pensare che ciò che uno fa è una bizzarria; che non ha senso e che non ci sono sacrifici dietro per praticarla.
Quante volte i miei amici mi hanno detto che pratico sport “di merda” senza averli mai provati e che butto via i soldi per giocarli.

giovedì 26 febbraio 2015

Bomber

“Libidine… Doppia Libidine… Libidine coi fiocchi…”
Grande interpretazione di Jerry Calà in Bomber anche se è Bud Spancer ad essere il protagonista.
Un film veramente particolare che ogni volta, quando lo guardo, mi strappa molto più di una risata.
Grandissima è anche Gegia che in questo film fa la sorella un po’ svampità del Calà.
Un film che ha segnato un’infanzia e che ancora oggi lo ritengo un cult…
Quando lo guardo mi chiedo come mai film così non li facciano più?
Forse perché sono troppo datati o forse perché non ci sono più bravi caratteristi.
Gente come Bombolo, Jimmy il Fenomeno, Alvaro Vitali è vero, non c’è più ma mi chiedo: il nostro cinema non è più in grado cambiarli?
Eppure in tv programmi ce ne sono, penso Zelig e Colorado, eppure non riusciamo.

mercoledì 25 febbraio 2015

I supereroi nella vita di tutti i giorni

Navigando su internet ho trovato un sito (http://www.panpers.tv/2015/02/i-supereroi-nella-vita-di-tutti-i-giorni-201532001/?cat_id=7249) che raccoglieva alcune foto fatte da Edy Hardjo che ritraevano i super eroi nella vita di tutti i giorni.
Alcune le ho trovate veramente geniali per questo ho deciso di riportarle qui sotto...

martedì 24 febbraio 2015

La cucina in TV

Mi è capitato di vedere Wild Chef, l’ennesimo programma di cucina che imperversa sulle tv private, DMax in questo caso.
Personalmente l’ho trovato un programma simpatica in quanto il format non vede un cuoco che cucina e basta ma un viaggiatore che assaggia piatti tipici in giro per il mondo e poi li ripropone in varianti da lui inventate.
Un programma diverso dai vari programmi culinari che si vedono in giro.
Di certo preferisco più orrori da gustare in quanto mi ricorda il programma turisti per caso anche se improntato tutto sulla cultura del cibo che su quella generica del luogo.
Diversissimo format rispetto manvsfood che all’inizio l’ho trovato curioso, avvincente per poi diventare disgustoso grazie alle continue repliche.

mercoledì 18 febbraio 2015

Il principe cerca moglie

Sicuramente il Principe cerca moglie è uno dei migliori film di Eddy Murphy.
Commedia, tanta, romantica, non troppo, mai forzata né nell’interpretazione dei personaggi né nello sviluppo della trama.
Una pellicola dove a fare da mattatori sono di due protagonisti: il già citato Eddy Murphy e Arsenio Hall.
Bravissimi i due attori nel caratterizzare non solo i propri personaggi ma soprattutto quelli di contorno che si susseguono durante il film.
Grande è stato poi Eddy Murphhy ad interpretare il personaggio Saul. Personalmente ho sempre creduto che fosse un attore a parte… anche perché è bianco.
Questo film anni ’80 l’ho visto per la prima volta a casa mia nel videoregistratore grazie a Emiliano che mi aveva passato la videocassetta che aveva preso dal Blockbuster.
È strano e fa riflettere vedere come un film dell’88 è passato dalla videocassetta alla possibilità di poterselo vedere su internet in streeming.
È proprio cambiata la tecnologia.

domenica 15 febbraio 2015

Philadelphia

In questi giorni ho visto uno dei più bei film mai fatti negli anni ’90: Philadelphia.
Grandissimo il cast con Tom Hanks, Antonio Banderas e Denzel Washington; ed ancora più grandi le musiche di Bruce Springsteen che sono fantastiche, non ha caso ha vinto l’oscar.
Philadelphia è film drammatico che parla di due temi taboo degli anni ’80 e ’90: omossessualità e AIDS.
Due tematiche spinose, soprattutto quella dell’AIDS.
Mi ricordo che gli anni ’80 furono anni tremendi dove si palpava in Italia il concetto di droga, eroina in particolare.
Lo stato fece una pubblicità progresso sull’argomento che è entrata nella cultura pop della mia generazione e non solo.
Il motto era: se la conosci la eviti, se non la conosci ti uccide.
La pubblicità si caratterizzava per la musica molto particolare; per il bianco e nero delle immagini tranne un alone viola intorno alle persone infette.

giovedì 12 febbraio 2015

Ed Wood

Ci sono film che sono un omaggio al cinema.
Il primo che mi viene in mente, e l’ho anche già commentato, è “Nuovo cinema Paradiso” (vedi elenco di dicembre 2014).
Oggi ne ho scoperto un altro ed è “Ed Wood” di Tim Burton.
Un omaggio che il regista fa alla passione per il cinema.
In fondo è questo il canovaccio della vita di Ed Wood.
Un regista che nonostante gli insuccessi di critica e le difficoltà economiche ha voluto fare cinema per il piacere di vedere i propri sogni realizzati.
Un regista che riesce a fare cinema con creatività e con molta velocità. Un modo di fare rabattato che si risente nella qualità delle proprie pellicole che però hanno handicap di avere un buget bassissimo che porta al regista a comportarsi così.
Comunque quello che si vede è una grande passione per quello che fa in quanto non lo fa per il successo.
Basti vedere il rapporto che ha avuto con Bela Lugosi.

mercoledì 11 febbraio 2015

110 e lode

110 e lode penso che sia uno dei migliori fil di Joe Pesci.
Non interpreta il “bravo ragazzo” o il classico stereotipo dell’italo-americano ma bensì un barbone che vive nei pressi dell’università di Harvad.
Un ruolo drammatico, il suo, che riesce a dargli spessore e drammaticità grazie ad ironia e simpatia.
Forse un po’ “bonario” nel complesso ma non per questo sempre scontato.
Stiamo parlando comunque di una pellicola non dello spessore di “mio cugino Vincenzo” però interessante e godibile nonostante il non velato intento di dare insegnamenti e regalare morali, cosa alquanto comune in tutti i film che hanno come scenari la scuola americana.
Un film americano anni ’90 che rispecchia molto lo stile dell’epoca, di quelle pellicole secondarie che però se paragonate al quelle italiane di oggi fanno vedere la differenza, di risorse e capacità, che c’è fra i modi di fare cinema.

lunedì 9 febbraio 2015

Holly & Benji i due fuoriclasse

La satira su internet non risparmia proprio nessuno.
Mi è molto piaciuta questa vignetta che ritrae due miti della mia infanzia Oliviero Atton meglio conosciuto come Holly, e Beniamino Price meglio noto come Benji.
Due calciatori delle elementari che hanno dato un grandissimo contributo allo sport di nome calcio.
Prima delle veline da bombare e i petrol dollari arabi erano loro la molla del giovine anni ’80 che lo portava ogni maledetto pomeriggio sul campetto sotto casa, spesso di cemento, a giocare con la palla.
Un cartone sport che ha reso possibile l’impossibile.
Giappone campione del mondo e la prima fantaidea che questo anime riesce a tirare fuori.
La seconda il tiro che disintegra la rete. Non solo la buca ma proprio la disintegra.

sabato 7 febbraio 2015

I soliti idioti & I 2 soliti idioti.

Credo che questi due film possano rappresentare la scena cinematografica moderna: I soliti idioti e I 2 soliti idioti.
Naturalmente non parlo tanto dei contenuti e non faccio allusioni col titolo ma bensì queste due pellicole sono il simbolo del marketing che il cinema oggi è.
Mi spiego meglio.
I soliti idioti è stato un successo di botteghino anche grazie al fatto che questo film è tratto dall’omonimo programma di successo di MTV.
È quindi stato scontato portare questo prodotto in tv.
Non è una novità.
Basti pensare a Fascisti su Marte o tre uomini e una gamba per vedere l’utilizzo di questo fattore di scelta del soggetto, e personalmente non mi dispiace.
Tre uomini ed una gamba, adattamento del trio Aldo Giovanni e Giacomo del loro spettacolo teatrale I corti, non è stato malvagio anzi è finora la migliore pellicola fatta ed è un cult della commedia italiana.

mercoledì 4 febbraio 2015

Al Mignon di Ferrara

Che grande e bella emozione è stata quella scaturita dalla vista del Mignon, il cinema porno di Ferrara.
Per molti il film porno non è considerato un vero e proprio film, ed è comprensibile vedendo quello che internet ci propina, ma alcune volte non è così.
È un genere fatto di molti stereotipi come lo sono tanti altri generi: western , col duello finale dove il buono vince sempre; il giallo, l’assassino è il maggiordomo; il romantico, coi due destinati ad innamorarsi che si amano alla fine del film; la commedia, l’uomo che scivola sulla buccia di banana e la conclusione di ogni scena è portata all’atto sessuale esplicito eppure un film è un insieme di caratteristiche che non comprendono solo gli attori, la regia, la sceneggiatura e le musiche ma comprendono, ad esempio, anche la fotografia e i costumi.
La differenza la fa in un film un po’ tutto, ma soprattutto il tempo che passa che fa vedere il film in un’altra ottica.

martedì 3 febbraio 2015

Top Gear: meglio USA o UK?

In questi pomeriggi, verso le 16.00, mi diletto a vedere Top Gear USA su DMax.
Personalmente non riesco a capire se è più interessante o meno del Top Gear inglese, quello originale.
Rispetto a quello inglese il programma si basa sulle avventure del trio dei presentatori anche se le prove, rispetto a quelle inglesi, sono meno interessanti, anche perché finora troppo legate all’America.
Questo fattore lo rende, per me, più interessante anche perché di auto non ne capisco molto e quelle che fanno vedere nel programma UK sono tutte troppo costose.
La recensione su una macchina da 60 euro in su è interessante e bella perché fa sognare ma nella pratica serve poco o nulla.
Quella somma da sperperare per un’auto non ce l’ho e sapere che una Ferrari è meglio di una Porshe non mi può ritornare utile anche perché non è certo un argomento di discussione che può far colpo con le donne.

domenica 1 febbraio 2015

Highlander (la serie)

« Sono Duncan MacLeod. Nato 400 anni fa sulle Highlands della Scozia. Sono immortale e non sono il solo. Da secoli aspettiamo il momento del grande incontro. Quando il colpo di una spada e la caduta della testa libereranno il potere della reminiscenza, alla fine ne resterà uno solo. »
Ogni volta che sento queste parole mi emoziono un bel po’.
Chi non vorrebbe essere l’Highlander, l’immortale che vive per 400 secoli senza invecchiare partecipando a tutti gli atti e cambiamenti “fondamentali” della vita dell’uomo, conoscendo nobili, puttane, ladri, soldati, generali, santi, poveri ma soprattutto altri immortali.
E poi vivere quei duelli con le spade che possono fermare il proprio cammino oppure regalarti la reminescenza di un altro uomo come te.
Un telefilm che parte dal film omonimo interpretato da Cristopher Lambert e Sean Connery ma che fa vedere la quotidianità di un altro MacLeod che ama, lotta, uccide, soffre, gioisce, piange… insomma vive ai giorni nostri in attesa dell’adunanza.

venerdì 30 gennaio 2015

I Promessi Sposi de il Trio

Come spesso mi capita gironzolo per i mercatini dell’usato un po’ per perdere tempo e un po’ in cerca di stravaganze.
Guardando fra i dvd ecco una chicca della mia infanzia: il trio Marchesini-Lopez-Solenghi nel programma televisivo Promessi Sposi.
Una parodia del celebre libro del Manzoni che un po’ tutti abbiamo letto controvoglia a scuola.
Un programma RAI che ebbe grande risalto e successo di pubblico segnando, forse, il più grande successo popolare di questo trio comico.
Di questo show televisivo, al limite con l'opera teatrale e la fiction, avevo solo nebulosi ricordi come il don Abbondio canino, il “silenzio parla Agnese” e la monaca di Mmmmmmmmonza.
Rivedendolo mi sono ritrovato di fronte alla commedia di quegli anni completamente differente dalla nostra attuale.
Alcune di quelle battute le ho trovate geniali come la Bella Fighera, parodia delle telenovelas sud americane dell’epoca che imperversavano sulle reti private dell’epoca ed erano seguitissime.

domenica 25 gennaio 2015

L'allenatore nel pallone

Gli anni 80 sono stati in Italia il boom dei film comici dedicati al calcio.
Memorabili sono titoli come Mezzo destro e mezzo sinistro di Gigi & Andrea; L’arbitro, il tifoso e il calciatore con Pipo Franco e Alvaro Vitali; e sempre con Alvaro Paulo Roberto Coutequigno – Centro avanti di sfondamento.
Ma il film meglio riuscito di tutti questi è senza ombra di dubbio: L’allatore nel pallone.
È sicuramente fra i film più famosi italiani, in Italia, degli anni ’80 e nonostante sia vecchiotto è conosciuto da tutti.
Anche i bambini conoscono le sue battute.
Citatissimi la BZona col modulo 5-5-5; Mara Canà; Mi avete preso per un coglione! No per un eroe!...
E chi non conosce calciatori come Aristotales, Speroni e Crisantemi.
Insomma un perla di quegli anni dove si possono vedere fra gli altri un Carlo Ancelotti magro, un Ciccio Graziani coi capelli anche se Lino gli aveva predetto la futura calviazia, Pruzzo, Chierico, Zico, …

sabato 24 gennaio 2015

Guido che sfidò le Brigate Rosse

Il 24 gennaio 1979 muore Guido Rossa operaio e sindacalista che denunciò le brigate rosse.
Oggi, per caso, ho visto su Rai movie il film “Guido che sfidò le Brigate Rosse” del 2006 che ha come protagonista Massimo Ghini.
Non so se questa pellica racconti veramente bene la storia di questo eroe italiano ma di per se il film l’ho trovato molto bello, anche se vedere Tognazzi con la parrucca è improponibile.
Di sicuro mi ha lasciato molto basito leggere su wikipedia la storia di questo film coprodotto dalla Rai ma solo dopo insistenze di parlamentari venne trasmesso, non in prima serata, da Rai 3 nel 2009.
Pensando che film con meno dignità sociale, stiamo raccontando una storia poco nota dello Stato Italiano, hanno durante l’anno più visioni in prima serata, sapere questa pellicola stia nel cassetto a prendere polvere mi infastidisce un bel po’.

martedì 20 gennaio 2015

Mork & Mindy

Nano-Nano.
Da un po’ di giorni sto vedendo la prima serie del telefilm Mork & Mindy.
Era da molto tempo che non la vedevo tanto da dimenticarmi com’era fatto.
Un telefilm davvero interessante anche se molto lineare nel suo svolgimento delle puntate.
A dargli spessore è la vena artistica di Robin Williams che con questo suo primo personaggio si fece conoscere al grande pubblico.
Mork è un alieno che guarda il nostro mondo e cerca di interagire con lui nonostante la diversa cultura.
Ne esce fuori perciò un mix di gaffé che animano questa serie e che fanno sorridere non poco.
Certo bisogna accettare questo telefilm per quello che è: un telefilm fatto a fine anni settanta e primi ottante ma se si fa ciò diventa un nuovo punto di vista sulla società.

domenica 18 gennaio 2015

Orfani

Ho scoperto casualmente ieri che su Rai 4 trasmettono il cartone animato Orfani, tratto dalla serie a fumetti della Bonelli.
Un prodotto italiano, di fantascienza, che ha avuto molto successo nel mercato fumettistico italiano.
Da qualche anno la Bonelli ha cambiato il modo di fare fumetti lasciando da parte lo stile finora usato che vedeva un fumetto come Tex o Dylan Dog incastonato nel tempo con uscite mensili che dureranno finché dureranno le vendite, per “imitare” lo stile d’uscita manga dove tutti i fumetti hanno un inizio ed una fine.
Di sicuro una scossa al mercato italiano che ormai fatica a consolidare nuovi fumetti ma anzi uccide i vecchi come Martin Mystere, Mister No e Nick Rayder costretti a scomparire o quasi nonostante siano state delle pietre miliari della mia adolescenza da fumettomane.
Orfani puoi è un passaggio oltre in quanto non è nemmeno più un fumetto auto conclusivo ma un fumetto a stagione, in pratica un telefilm americano.

sabato 17 gennaio 2015

Da una vignetta...

Oggi ho trovato su facebook la vignetta che potere leggere qui sotto e mi sono molto divertito.
I protagonisti sono l’Uomo Tigre, cartone anni ’70 e KenShiro, meglio noto come Ken il guerriero, cartone anni ’80 che appunto negli anni d’oro (quelli ’80) della TV italiana, dove le reti private erano ancora signore reti e trasmettevano oltre al teatro in lingua e televendite improponibili come quella della mitica Concetta Mobili, anche cartoni animati di classe.
Non quelli “femminielli” della mediaset (che comunque vedevo) come l’incantevole Cremy, Vola mio Minipony, i puffi ma cartoni animati da veri ometti come Giatrus, Hurricane Polimar, Gig, Mazinga, Monkey e tanti altri con sempre problemi esistenziali difficili come Ryu il ragazzo delle caverne, costretto a lottare coi dinosauri; mademoiselle Anne vedova di guerra in cerca del marito disperso in Russia; o Kyashan, ragazzo trasformato in robot dal padre perché aiutasse la razza umana, che lo disprezza, a distruggere i Cyborg che hanno conquistato la terra sottomettendo l’umanità,

venerdì 16 gennaio 2015

50 volte il primo bacio

“Niente batte il primo bacio…”
Baciare ogni volta la propria donna per la prima volta e ogni volta farla innamorare per scoprire che é l'anima gemella.
Quale donna non vorrebbe vivere questa sensazione e quale uomo vorrebbe invece subirla?
Bella idea. Molto romantica e poetica ma devo essere onesto e dire che personalmente non mi piacerebbe trovarmi in questa situazione perché già so che dopo una prima volta positiva le altre sarebbero dei Titanic.
Sono cosciente di non essere né Rodolfo Valentino né Arturo Fonzarelli che con uno schiocco di dita può avere ai suoi piedi le gemelle Tuscadero.
50 volte il primo bacio é una commedia romantica che parte da queste due basi per costruire la propria storia d’amore.
Una pellicola fresca, grazie anche alle ambientazioni e musiche Hawaiane, che si fa guardare con piacere.
I due attori protagonisti, Adam Sandler e Drew Barrymore, sono simpatici romantici.

mercoledì 14 gennaio 2015

Popcorn e patatine

Partiamo da un presupposto fondamentale: il genere piace o non piace.
In Italia, quando Cinecittà era la Hollywood italiana, si facevano tantissimi film  e di tanti generi.
La commedia musicale era l’occasione per i cantanti di presentare i propri dischi con il contorno di un film.
L’hanno fatto un po’ tutti i grandi: Morandi, Cementano, Little Tony, Mario Merola, Albano e Romina Power e naturalmente il più grande di tutti Nino D’angelo.
Le commedie di Nino sono spettacolari perché riescono a mettere il ragazzo col caschetto d’oro come un bel figo della madonna.
La più bella di turno si innamora di lui ed immancabilmente resta gravida a 15 anni.
Il film Poncorn e patatine, per il mio gusto personale, è il migliore che D’angelo abbia interpretato.
La trama è semplicissima per scommessa lui deve bombarsi la più bella e ricca della classe.

domenica 11 gennaio 2015

Dragon Ball - il film

Quando ho trovato al mercatino dell'usato questo film non so oggi se dovrei ritenermi e definirmi fortunato  o sfortunato.
Se dovessi valutare Dragon ball ~ il film con l'occhio del critico non posso che non definirlo "una puttanata pazzesca" ma ai miei occhi devo levare il pazzesca e godermelo col sorriso sulla faccia.
É un film figlio di un genere, di una cultura, di un periodo che non possono non farlo finire nel c~movie ma che ha la sua "dignità".
Un film che dopo una tranquilla visione non mi ha potuto non farmi rivedete progetti televisivi come Megalomen, Power Rangers, Ultraman, Godzilla che però non vedono lo scontro finale fra mostruosi pupazzoni giganti.
Un mix con film tipo quelli dei ninja anni '80 o esperti di arti marziali tipo, ma con meno qualità marziale, Bruce Lee.
Una pellicola che però può giocarsela senza sfigurate con le anime di dragon ball e la loro trama strampalata e difficilmente aderente al manga; e che se la gioca tranquillamente col film del 2000 Dragon ball evolution.

venerdì 9 gennaio 2015

Gomorra – La serie

Spero che la camorra non sia veramente così.
Che faccia schifo è un dato di fatto
Che sia una piaga è un dato di fatto.
Che vada debellata è un dato di fatto.
Che in certe zone come Scampia sia l’istituzione è un dato di fatto…
Che uccida con così tanta facilità spero che non sia così.
Veder uno che per il battesimo del fuoco uccide un tossico per la strada senza che questi abbia fatto nulla di male, mi auguro che per questa gente la vita valga di più.
Il telefilm preso di per se è molto bello con una fotografia che finora non si era mai vista in Italia.
Un prodotto a mio avviso innovativo e di qualità che sicuramente rivoluzionerà il cinema italiano se questo vuole uscire dai nostri mercati.
La trama poi prende tanto creando un clan a cui, a lungo andare, si affeziona ai personaggi che però escono troppo presto fuori dalla scena.
In dodici puntate sono rimasti vivi 4-5 protagonisti.

giovedì 8 gennaio 2015

L’uomo dei sogni

“Se lo costruisci, lui tornerà.”
“L’uomo dei sogni” è un bel film, poetico che però solo un americano può capire a pieno.
Quando lo vidi per la prima volta non capii chi erano quei giocatori che si allenavano nel campo di Kevin Costner.
Sapevo che erano gli spiriti di ex giocatori ma non riuscivo a capire di chi.
Studenti? Giocatori famosi?
Fra di loro poi c’è il papà del protagonista e questo, non per un americano, rende tutto più difficile.
Lì, negli USA, spesso i collegiali valgono di più dei professionisti.
Le loro storie sono più leggendarie di chi vince uno superball.
Poi grazie a wikipedia ho scoperto poco fa che erano i giocatori del Chicago White Sox.
Dello scandalo dei Black Sox avevo conosciuto la storia tramite “otto uomini fuori” con Charlie Sheen ma non conoscendo il baseball e i Chicago White Sox non ero riuscito a collegare gli eventi.

mercoledì 7 gennaio 2015

Chiedimi se sono felice

Ieri sera ho scelto di vedermi il film comico di Italia 1.
"Chiedimi se sono felice" è sicuramente uno dei migliori film fatti dal trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.
Una commedia divertente con un paio di scene che sono finite nel immaginario collettivo della commedia italiana come la partita di basket con la statua del santo usata come canestro oppure l'illustrazione del teorema al supermercato.
A dare spessore al film non poteva che essere il feeling presente fra i tre protagonisti che lavorano insieme da anni nel cabaret e teatro comico ed hanno un affiatamento difficile da trovare in altri gruppi comici.
A questo fatto vanno aggiunte le musiche di Samuele Bersani che in quegli anni era uno dei cantautori più interessanti della musica italiana. 
A cavallo di quel film Bersani era uscito con diverse "ballate" che avevano spopolato nelle radio ed erano sulla bocca di tutti.Giudizi universali, Replay,  Spaccacuore sono solo alcuni titoli che si possono sentire nel film.

sabato 3 gennaio 2015

I Goonies

Quando ho scoperto che alcuni miei amici ventenni non hanno mai visto questo film ma bensì dieci volte i pirati dei Caraibi ne sono rimasto sconcertato.
La prima volta che ho incontrato  Goonies è stato durante le elementari (quarta/quinta anni ‘80) nelle classiche ore di italiano in cui la maestra per tenerci buone al pomeriggio ci regalava un film.
Questo film suscitò non pochi problemi all’insegnate per l’inizio un po’ sboccato, ricco di parolacce, e non mancò la discussione fra noi e lei per continuare a vedere questa pellicola.
The Goonies è il classico film di avventura mista a commedia che riesce a tenere intrappolato lo spettatore, soprattutto il fanciullo.
Un film che ha segnato una generazione, la mia, teledipendente con i suoi personaggi e il suo ritmo incalzante che tiene vivo l’interesse dello spettatore.
Poi chi di noi non ha mai voluto trovare un tesoro?
Mio padre l’ha fatto con l’isola del tesoro mentre i miei amici lo hanno fatto coi Pirati dei Caraibi io l’ho fato coi Goonies.

venerdì 2 gennaio 2015

Vacanze in America

In molti penseranno che ieri sera mi sono proprio voluto fare male nel volermi rivedere “Vacanze in America” dei Vanzina per l’ennesima volta.
Era il primo dell'anno e potevo fare mille cose diverse piuttosto che questa.
Personalmente ammetto che potevo evitare ma vista la mediocrità che la tv prospetta durante le feste, e visto che questo film non stanca di farsi, almeno per me, la scelta mi è sembrata forzata.
Poi, detto papale papale il cast, non è male, all’epoca i protagonisti (Amendola, Calè, De Sica, Fenech) erano dei big della commedia  e le battute sono sciocche ma divertenti.
La volgarità, anche se spiccia, si ingloba bene nel film e De Sica fra un’ottima caratterizzazione del parroco don Buro.
Jerry Calà mattatore, prima che si “rincoglionisse” artisticamente nei suoi ultimi lavori “Torno a vivere da solo” e “Vita Smeralda”.
Insomma se cito battute tipo: “la parte posteriore della maiala: coda”; “San Crispino da sta parte”; “Ma questa non è Las Vegas, questa è Las Sfigas”, “Regular... ma con maialonas”. … mi chiedo chi della mia generazione non l’ha mai citate in vita sua?

giovedì 1 gennaio 2015

Yattaman - il film

Sono le vacanze di Natale e in questi giorni sto vedendo tanti film per sopportare al meglio questo clima di feste.
Un po’ grazie alla TV che ne propensa a bizzeffe e un po’ grazie alla mia videoteca privata.
Questo film viene da lì e l’ho trovato al mercatino che ogni prima domenica del mese viene fatto a Moncalieri.
I film giapponesi in Italia arrivano di rado e in genere non mi piacciono ma quando l’ho visto non ho potuto far a meno di comprarlo.
Un po’ perché quando usci al cinema era curioso di vederlo, un po’ per ritornare bambino visto che questo film è tratto da un cartone animato della mia infanzia.
Yattaman il film l’ho trovato diverso dagli altri film nipponici che in passato ho visto.
Mi ha riportato all’infanzia, e quindi ha raggiunto il primo obbiettivo; e mi ha fatto ridere in diversi punti.

Tim Burton: Alice in Wonderland, Dark Shadows e Beetlejuice

Ho scoperto l’acqua calda e certe volte è meglio così perché ci si evita di farsi sempre la doccia gelata.
Tim Barton è un genio e questo lo si sa. È risaputo da tutti. Critica e pubblico.
Riscopirlo, dirlo, ammetterlo però aiuta semre.
Queste vacanze le ho vissute vedendo tre dei suoi film.
Il primo è Alice in Wonderland
che è andato in onda su rai 3 non mi ricordo bene quando.
Non sapevo che fosse un film di Tim Barton anche se dalle atmosfere me lo sono immaginato.
Pensavo, grazie al mio pregiudizio, che essendo un film della Disney fosse bello ma adatto ad un pubblico infantile… insomma per le famiglie.
Certo un cappellaio matto (Johnny Deep) truccato in quel modo doveva farmi riflettere, visto che ricorda molto Willy Wonka ne la fabbrica di cioccolato, ma i gusti dei bambini sono cambiati in fatto di cartoni e quindi non mi meraviglio che fosse così violaceo.