Mercoledì sera scorso, tarda serata, nel programma musicale
Emozioni su rai due si è parlato delle hit 2000.
Fra la le varie canzoni che conquistarono quegli anni ci fu
anche Down Down Down delle Lollipop.
Il gruppo Lollipop fu uno dei primi risultati del genere talent
show che la tv italiana tirò fuori.
5 ragazze uscite da vari casting e scelte da un programma “Popstar”,
messe insieme per formare la prima girl band del bel paese sulla scia delle
Spice Girl che fecero scalpore, e tanti dindini, nella musica mondiale.
Un’idea non nuova, ma innovativa in quanto prima fatta con conoscenza,
che ebbe le sue radici con la boy band Ragazzi Italiani, lanciata dal programma
uomini e donne di Maria De Filippi.
La tv che detta la musica e che negli anni è stata l’unica a
influenzare il panorama editoriale musicale italiano grazie a programmi come
x-factor o amici.
Ed oggi a vedere che nel cast dell’isola dei famosi fra i
volti noti c’è una concorrente di un talent show che nemmeno l’ha vinto mi fa
capire che la cultura italiana è messa proprio male.
È messa male perché la più importante vetrina comunicativa è
in mano a questi personaggi.
Crea programmi mediocri e vive su programmi mediocri perché
quello che conta è la percentuale dell’Audience.
Un problema che la politica bada bene a non risolvere,
perché non ci arriva forse o non gli frega più provabile; e che le varie emittenti
televisive badano bene a no cozzare fra di loro perché è più facile conquistare
un deserto che una città.
Personalmente di questi due gruppi ho pochissimi ricordi.
Odiavo i take that, antesignani inglesi dei ragazzi
italiani, perché le mie compagne di classe sbavano per loro.
Amavo le space girls perché erano bone, e le lollipops sono
durate talmente poco che non mi hanno dato nessun tipo di emozione.
Delle band a tavolino ho solo due ricordi forti legate a
delle satire, anche perché duravano meno di una stagione.
La prima è legata al personaggio di Thomas Prostata,
scrittore pulp, del programma mai dire gol, che usava le canzoni, ma
soprattutto i balletti, dei ragazzi italiani per fare satira definendoli pulp.
La seconda è la canzone terra terra de i ragazzi delle
ragazze.
Parodia dei ragazzi italiani nel programma Pippo Kennedy Show
di Corrado Guzzanti.

Vorrei inoltre far notare che a presentare il programma Popstar,
che ebbe un grandissimo successo ma che non fu mai replicato, ci fosse Daniele
Bossari, l’uomo che qualsiasi trasmissione presenta affonda.
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