Mi è capitato di vedere Wild Chef, l’ennesimo programma di
cucina che imperversa sulle tv private, DMax in questo caso.
Personalmente l’ho trovato un programma simpatica in quanto
il format non vede un cuoco che cucina e basta ma un viaggiatore che assaggia
piatti tipici in giro per il mondo e poi li ripropone in varianti da lui
inventate.
Un programma diverso dai vari programmi culinari che si
vedono in giro.
Di certo preferisco più orrori da gustare in quanto mi
ricorda il programma turisti per caso anche se improntato tutto sulla cultura
del cibo che su quella generica del luogo.
Diversissimo format rispetto manvsfood che all’inizio l’ho
trovato curioso, avvincente per poi diventare disgustoso grazie alle continue
repliche.
Vedere un uomo che si ingozza è divertente una volta, due ma
alla lunga stufa e nonostante la parte della ricerca delle specialità locali
extra large sia interessante il doppiaggio non aiuta.
Qualche anno fa ho provato anche io a sfidare una piadina da
2 chili di roba a Ferrara.
C’ero quasi riuscito ma la bottiglia di coca cola e il fatto
che non ero a casa mia… più i due hamburger mangiati un’oretta prima al
mcdonald perché avevo fame e avevo capito che non mi avrebbero portato più lì,
mi hanno consigliato di non esagerare.
Dopo questa esperienza comunque ho preferito lasciare
perdere l’ingozzo.
Mi accontento dei due kebabbini da quel clandestino di Horas
e se voglio un terzo evito.
Interessante all’inizio e poi noioso spie al ristorante che
vede degli infiltrati scoprire le magagne di locali che stanno per chiudere a
causa di intoppi di gestione.
Un format che fotocopia una puntata con le altre creando
confusione grazie alle repliche mandate selvaggiamente per coprire il
palinsesto.
Ma per quanto riguarda le cucine è Gordon Ramsey il vero pilastro
del genere.
Cucine da incubo, Hell's Kitchen e MasterChef in Italia
hanno non solo colpito il pubblico ma hanno spinto Sky a riprodurre il format
con risultati discreti.
Canavacciulo in Cucine da incubo è grande non solo
fisicamente, e quando malmena le persone ricorda Bud Spancer.
Come Hell's Kitchen Craccolo è “bastardo” come Ramsey e
quindi va bene anche se, confesso, è un format che non mi piace.
Di MasterChef preferisco più quello australiano trasmesso da
Cielo piuttosto che quello italiano o americano.
Lo trovo più interessante perché i presentatori sono meno
cattivi e perché vengono trasmesse le puntate di scuola culinaria e non solo
sfide, sfide, sfide..
Su real time mi è capitato di vedere un programma con Gordon
Ramsey dove lui insegnava a cucinare e personalmente l’ho trovato molto
interessante.
Altri programmi degni di nota sono sicuramente l’italiano la Prova del cuoco, anche se da
quando non c’è più Bigazzi qualcosa si è perso; e hotel da incubo.
Un format replicato in diverse salse che vede un calvo, che
non mi ricordo il nome, rivoltare un albergo che non funzione.
E qui vorrei fare una riflessione su questi americani che
aprono gli alberghi…
Ogni albergo è stato comprato da degli incompetenti, che non
hanno esperienza alcuna, che chiamano sempre a dirigerli persone incompetenti
come loro.
Di certo non svegli questi americani che prezzano queste
camere con cifre assurde tipo 170 dollari a notte.
Ok che è un bene di lusso ma forse le cifre molto alte sono
il primo deterrente?
Un altro programma culinario che mi aveva colpito è stato
Unti e Bisunti con Chef Rubio.
Un programma carino di Dmax, italiano, che però ha la pecca,
ma è il suo fascino, di essere palesemente costruito a tavolino.
Il canovaccio è lo stesso dove Rubio gira per una città,
mangiando tutto come un facocero affamato, in cerca di un piatto da strada su
cui fermarsi e sfidare il miglior cuoco della città.
Come giuria “casualmente” gruppi sportivi locali.
Una programma meglio di quello fatto ultimamente dedicato al
barbecue dove Rubio era uno dei tre giudici.
Le gare televisive personalmente le odio. Le trovo troppo
lente.
Un programma analogo aveva provato a farlo, nello stesso
periodo anche mediaset me è collassato.
Poco risalto e conduttori con poco carisma.
Stavo quasi per dimenticarmi del mitico Buddy, il re delle
torte.
L’uomo che ha portato la storia della sua famiglia in TV e
che ha insegnato agli americani che la cucina italiana parte da 2 panetti di
burro e 3 tese d’aglio.
L’uomo che ha esportato la torta personalizzata con
decorazioni degne del miglior barocco italiano.
Un mito che sicuramente sta influenzando il nostro modo di
pensare anche se confesso che nulla ha a che fare con mitico Vissani o ancor
meglio Gasperino, il cuoco televisivo piemontese che mai si è definito chef,
che lavorava in una cucina tipica italiana e faceva piatti semplici con accento
tipico sabaudo.
Un mito in camice bianco.
Wild Chef 7
Orrori da gustare 7,5
Manvsfood 6
Cucine da incubo America & Italia 6,5
Hell's Kitchen America 5
MasterChef Italia 6 America 7 Australia 7,5
Spie al ristorante 6
Hotel da incubo 6,5
Cucina con Buddy 7 (mi fa scassare Buddy)
Il boss delle torte 6
Unti e Bisunti 6,5
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