martedì 24 febbraio 2015

La cucina in TV

Mi è capitato di vedere Wild Chef, l’ennesimo programma di cucina che imperversa sulle tv private, DMax in questo caso.
Personalmente l’ho trovato un programma simpatica in quanto il format non vede un cuoco che cucina e basta ma un viaggiatore che assaggia piatti tipici in giro per il mondo e poi li ripropone in varianti da lui inventate.
Un programma diverso dai vari programmi culinari che si vedono in giro.
Di certo preferisco più orrori da gustare in quanto mi ricorda il programma turisti per caso anche se improntato tutto sulla cultura del cibo che su quella generica del luogo.
Diversissimo format rispetto manvsfood che all’inizio l’ho trovato curioso, avvincente per poi diventare disgustoso grazie alle continue repliche.
Vedere un uomo che si ingozza è divertente una volta, due ma alla lunga stufa e nonostante la parte della ricerca delle specialità locali extra large sia interessante il doppiaggio non aiuta.
Qualche anno fa ho provato anche io a sfidare una piadina da 2 chili di roba a Ferrara.
C’ero quasi riuscito ma la bottiglia di coca cola e il fatto che non ero a casa mia… più i due hamburger mangiati un’oretta prima al mcdonald perché avevo fame e avevo capito che non mi avrebbero portato più lì, mi hanno consigliato di non esagerare.
Dopo questa esperienza comunque ho preferito lasciare perdere l’ingozzo.
Mi accontento dei due kebabbini da quel clandestino di Horas e se voglio un terzo evito.
Interessante all’inizio e poi noioso spie al ristorante che vede degli infiltrati scoprire le magagne di locali che stanno per chiudere a causa di intoppi di gestione.
Un format che fotocopia una puntata con le altre creando confusione grazie alle repliche mandate selvaggiamente per coprire il palinsesto.
Ma per quanto riguarda le cucine è Gordon Ramsey il vero pilastro del genere.
Cucine da incubo, Hell's Kitchen e MasterChef in Italia hanno non solo colpito il pubblico ma hanno spinto Sky a riprodurre il format con risultati discreti.
Canavacciulo in Cucine da incubo è grande non solo fisicamente, e quando malmena le persone ricorda Bud Spancer.
Come Hell's Kitchen Craccolo è “bastardo” come Ramsey e quindi va bene anche se, confesso, è un format che non mi piace.
Di MasterChef preferisco più quello australiano trasmesso da Cielo piuttosto che quello italiano o americano.
Lo trovo più interessante perché i presentatori sono meno cattivi e perché vengono trasmesse le puntate di scuola culinaria e non solo sfide, sfide, sfide..
Su real time mi è capitato di vedere un programma con Gordon Ramsey dove lui insegnava a cucinare e personalmente l’ho trovato molto interessante.
Altri programmi degni di nota sono sicuramente l’italiano la Prova del cuoco, anche se da quando non c’è più Bigazzi qualcosa si è perso; e hotel da incubo.
Un format replicato in diverse salse che vede un calvo, che non mi ricordo il nome, rivoltare un albergo che non funzione.
E qui vorrei fare una riflessione su questi americani che aprono gli alberghi…
Ogni albergo è stato comprato da degli incompetenti, che non hanno esperienza alcuna, che chiamano sempre a dirigerli persone incompetenti come loro.
Di certo non svegli questi americani che prezzano queste camere con cifre assurde tipo 170 dollari a notte.
Ok che è un bene di lusso ma forse le cifre molto alte sono il primo deterrente?
Un altro programma culinario che mi aveva colpito è stato Unti e Bisunti con Chef Rubio.
Un programma carino di Dmax, italiano, che però ha la pecca, ma è il suo fascino, di essere palesemente costruito a tavolino.
Il canovaccio è lo stesso dove Rubio gira per una città, mangiando tutto come un facocero affamato, in cerca di un piatto da strada su cui fermarsi e sfidare il miglior cuoco della città.
Come giuria “casualmente” gruppi sportivi locali.
Una programma meglio di quello fatto ultimamente dedicato al barbecue dove Rubio era uno dei tre giudici.
Le gare televisive personalmente le odio. Le trovo troppo lente.
Un programma analogo aveva provato a farlo, nello stesso periodo anche mediaset me è collassato.
Poco risalto e conduttori con poco carisma.
Stavo quasi per dimenticarmi del mitico Buddy, il re delle torte.
L’uomo che ha portato la storia della sua famiglia in TV e che ha insegnato agli americani che la cucina italiana parte da 2 panetti di burro e 3 tese d’aglio.
L’uomo che ha esportato la torta personalizzata con decorazioni degne del miglior barocco italiano.
Un mito che sicuramente sta influenzando il nostro modo di pensare anche se confesso che nulla ha a che fare con mitico Vissani o ancor meglio Gasperino, il cuoco televisivo piemontese che mai si è definito chef, che lavorava in una cucina tipica italiana e faceva piatti semplici con accento tipico sabaudo.
Un mito in camice bianco.


Wild Chef  7
Orrori da gustare 7,5
Manvsfood 6
Cucine da incubo America & Italia 6,5
Hell's Kitchen America 5
MasterChef Italia 6 America 7 Australia 7,5
la Prova del cuoco 6
Spie al ristorante 6
Hotel da incubo 6,5
Cucina con Buddy 7 (mi fa scassare Buddy)
Il boss delle torte 6
Unti e Bisunti 6,5

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