venerdì 27 febbraio 2015

La mossa del pinguino

Bravo Claudio! Il tuo debutto dietro alla macchina da presa non è stato male.
“La mossa del pinguino” mi è piaciuto.
Un film che si fa alla classica commedia all’italiana, con attori bravi ed una trama semplice e godibile.
Una storia sportiva che rischiava di far cadere il film visto che lo sport praticato è semi sconosciuto: il curling, una sorta di boccia sul ghiaccio.
Nonostante ciò il film riesce a raccontarlo con ironia limitandolo ma non soffocandolo.
Da praticante di sport sconosciuti, hit ball e tchoukball, in diversi tratti mi sono riconosciuto in questo racconto.
Il fatto di praticare una disciplina poco nota porta tutti a pensare che ciò che uno fa è una bizzarria; che non ha senso e che non ci sono sacrifici dietro per praticarla.
Quante volte i miei amici mi hanno detto che pratico sport “di merda” senza averli mai provati e che butto via i soldi per giocarli.
Infatti è inconcepibile per loro girare l’Italia per uno sport bruciandosi non solo la domenica, ma anche quel po’ di stipendi che uno ha grazie alla precarietà di questo tempo.
Eppure è passione... è sogno.
Un sogno piccolo che non porterà di certo alle olimpiadi ma che ti fa sperare di fare quel passo su quel gradino per innalzarti un po’ più in altro.
Come ha scritto Brant nella carta del TB: “Il gioco, attraverso l'attività fisica, è un esercizio sociale”.
In questo film si vede proprio che “il gioco, attraverso l'attività fisica, è un esercizio sociale”.
I protagonisti dopo questa esperienza sono tutti un po’ cresciuti rispetto a prima, cosa che non sarebbe successa se non fossero entrati in questo mondo.
Certo, si fanno tante sciocchezze (vedi i 4.000 euro spesi per il materiale) ma anche queste servono a maturare.
La “mossa del pinguino” l’ho vista prima di tutti da un hitter di Lecco che ha l’abitudine di tirare così.
Un tiro che è fine a se stesso, noi non si gioca sul ghiaccio (tranne ad Asti dove si scivola), ma che ora ha un degno nome… dopo il balzo della tigre di Naoto Date e il tiro del falco di Mark Lenders ecco la Mossa del pinguino di Capo.

Voto del film… lo valuto 7 anche se meriterebbe un mezzo punto in meno. Lo voglio premiare per l’originalità dello sport.


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