domenica 29 marzo 2015

Gigi, Silvio e il CONI

Io gioco ad hit ball. uno sport non riconosciuto dal coni; wikipedia ha cancellato la pagina; uno sport ancora troppo radicato a Torino.
Da un paio è cambiata la dirigenza e mentre ciò succedeva ho fatto nascere questa serie di fotoromanzi dove prendo scene di film e le adatto alla situazione attuale dell’hit ball.
Questa prima serie è di 3 fotoromanzi e vede Totò come protagonista.
Il tema è l’inizio della fine della vecchia dirigenza.
Una fine legata alla chiusura del Palahit, sede della FIHB.
In questa vignetta la rappresentazione ironica della lettera che l'ex presidente della FIHB Luigi Gigante scrisse al Coni.
Non poteva non essere prarafrasata la lettera del film di: Totò Peppino e la malafemmina. 

lunedì 23 marzo 2015

Tu chiamale se vuoi ... emozioni

Mercoledì sera scorso, tarda serata, nel programma musicale Emozioni su rai due si è parlato delle hit 2000.
Fra la le varie canzoni che conquistarono quegli anni ci fu anche Down Down Down delle Lollipop.
Il gruppo Lollipop fu uno dei primi risultati del genere talent show che la tv italiana tirò fuori.
5 ragazze uscite da vari casting e scelte da un programma “Popstar”, messe insieme per formare la prima girl band del bel paese sulla scia delle Spice Girl che fecero scalpore, e tanti dindini, nella musica mondiale.
Un’idea non nuova, ma innovativa in quanto prima fatta con conoscenza, che ebbe le sue radici con la boy band Ragazzi Italiani, lanciata dal programma uomini e donne di Maria De Filippi.
La tv che detta la musica e che negli anni è stata l’unica a influenzare il panorama editoriale musicale italiano grazie a programmi come x-factor o amici.

sabato 14 marzo 2015

Basta Fazio!

Fazio per piacere smettila col tuo perbenismo esagerato.
Non si può fare un take show dove l’intervistatore fa domande scontate e prive di scorza.
Dove non risolvi quesiti ma crei area fritta.
Anche Madonna te l’ha detto.
Hai anche rischiato di farla diventare una alcolizzata durante la tua trasmissione.
Poteva essere divertente la scena dove gli offrivi da bere ma così mieloso…
E poi evita di fare il “brillante” quando non lo devi fare.
Hai sparato la genialata in risposta a Madonna ma dopo una inquadratura l’hai subito rimangiata facendo una figura barbina.
Se poi non sai guidare una Ferrari evita di salirci.
Si può fare spettacolo anche con le cinquecento.

venerdì 13 marzo 2015

Dreed – la legge sono io

Ieri per la seconda volta (almeno lo è per me) nel 2015 hanno dato su Italia 2 il film Dreed – la legge sono io con Silvester Stallone.
Un film fantascientifico tratto dal un fumetto (giudice Dreed) che non conosco.
Vedendo il film si intuisce che l’idea di fondo del fumetto non è male: un gruppo di giustizieri statali che comandano incondizionatamente e “sopra la legge” (perché solo la legge) in una mega città simile New York, grandissima e con milioni di abitanti.
Il film non è altro che la classica pellicola tagliata apposta su Slay che assomiglia a Domolition man (che spesso confondo).
Un film godibile che però non ha quel qualcosa in più che da scorza al personaggio.
In fondo è facile superare il limite fra giusto e sbagliato quando ci si crede nel giusto… ma quando si è sempre nel giusto ecco che sparisce questo limite ed ecco la follia della normalità.
Invece in questo film non c’è.
Si parla della clonazione umana che non è giusta.
Si parla di qualche errore giudiziario.

lunedì 9 marzo 2015

L’incredibile ondata - Conan, il ragazzo del futuro

Ci sono libri che mai leggerò, che non scoprirò. ma che però mi hanno influenzato nella vita quotidiana.
In questi giorni ne ho riletto uno, l’incredibile ondata di Alexander Key.
È un libro per ragazzi che ho conosciuto per caso, un po’come capita con certi parenti di primo grado che non vedi da decenni per traversie varie della vita; che però facendo parte della “famiglia” sono da sempre di casa.
Questo libro era da sempre di casa in me in quanto grazie a quel giapponese che ha conquistato il mondo coi suoi cartoni, Hayao Miyazaki, lo conoscevo sin dall’infanzia.
Questa opera letteraria è stata la base non di un manga ma bensì di un cartone animato noto in Italia col nome Conan, il ragazzo del futuro che negli anni '80 sbarco sulle reti private insieme ad altri popolari eroi giapponesi.
Un cartone animato diverso dagli altri. Innanzitutto perché è molto corto con solo 26 episodi.

venerdì 6 marzo 2015

Roberto Baggio

Su Rai 3, a sfide, hanno fatto vedere un po’ di Roberto Baggio.
Sono stato fortunato ad aver visto, vissuto uno degli ultimi più grandi campioni del calcio italiano.
Non mi potrò mai scordare il suo gol con la Cecoslovacchia ai mondiali di Italia ’90.
Un mondiale che avevo tutto registrato in videocassetta.
Ciao era la mascotte; Pizzul la voce ufficiale e Gianna Nannini ed Edoardo Bennato la colonna sonora con le loro Notti Magihe.
La Gelappas aveva inventato la telecronaca simpatica che spesso prendeva il posto del più classico Bruno.
C’erano nazioni che oggi non ci sono più come la Jugoslavia e la Cecoslovacchia e quanti campioni stranieri nelle nazionali straniere: Maradona, Mattheus, Savicevic, Van Basten, Gullit, Dezzotti, Balbo, Caniggia, Stromberg, Muller…
E quanti altri campioni in campo come Valderrama, Higuita, Taffarel, Milla, Bebeto, Romario, Boban, Butraguenio, Scifo, Gascogne, Linaker…  

mercoledì 4 marzo 2015

Mery per sempre

Non so come mai succede ma esistono in Italia film che non vengono trasmessi in tv nonostante siano di “recente” produzione.
Mery per sempre è uno di questi.
Un film del ’89 di carattere sociale e drammatico che parla della storia di alcuni ragazzi di vita palermitani rinchiusi nel carcere minorile del Malaspina.
Una pellicola parlucchiata in dialetto siciliano, ma comprensibilissima, con protagonisti Michele Placido e Claudio Amendola… quest’utimo non proprio siciliano doc.
Interpretato da attori di strada, questo prodotto è spesso identificato  come l’inizio del nuovo realismo italiano.
Un’ opera cinematografica bella e intensa che parla di una realtà scottante quale quella palermitana dove lo Stato è in pratica assente e ognuno fa quello che può.
Un film che parla di mafia senza addentrarsi nello specifico in quanto nessuno dei ragazzi coinvolti è espressamente mafioso.
Solo uno si può dire che lo è in quanto vendica la morte del padre, aguato mafioso, uccidendo i killer.

domenica 1 marzo 2015

Farfallon & Ku Fu? Dalla Sicilia con furore

Quando ero piccolo i film di Franco e Ciccio erano dei “filmoni”.
Non me ne perdevo uno quanto la tv li trasmetteva.
Quante risate dietro a quelle facce e dietro a quei improvvisati duetti che solo loro erano in grado di fare.
Alcuni, ancora mi piacciono, penso al loro Don Chisciotte che è veramente bello e poetico che non mi stancherei mai di vederlo; altri, invece, mi lasciano un po’ più con l’amaro in bocca.
Ad esempio Farfallon l’ho trovato molto sperimentale.
Una parodia bella, fuori dalle righe che non prende in giro il film ma bensì lo interpreta nuovamente con un tono surrealista.
Un film pesante, tutto sommato da vedere, soprattutto per chi è abituato a gustarsi le loro parodie western, ma che va visto se si studia il cinema.
È qualcosa che il cinema non è abituato a produrre e quando lo fa sembra che sia per uno scherzo del fato.
Un po’ una burla.
La loro separazione artistica comunque ha “impoverito” le loro capacità comunicative.